
08 Ago
Lavorare sul web: intervista a Noemi Campegiani
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Per il nostro consueto spazio dedicato alle interviste, oggi facciamo quattro chiacchiere con Noemi Campegiani, blogger di Pop Up ed esperta di comunicazione digitale.
Vediamo cosa ha da dirci Noemi a riguardo!
Ciao Noemi, parlami di te e del tuo lavoro
Ciao Francesco, prima di iniziare la nostra intervista, grazie infinite di avermi dato l’opportunità di raccontarmi un pò. Non è usuale e devo dire che fa piacere.
Sono un’amante del Digital Marketing praticamente da sempre, da quando le stories su Instagram erano ancora in funzione beta e i gruppi Facebook ancora avevano l’anelito di restare solo un gioco per pochi gruppi di persone e lontani dall’advertising per capirci.
Da quando ho iniziato mi occupo prevalentemente di digital marketing nel mondo dell’Entertainment e nell’ultimo periodo il mio focus è sul settore cinematografico.
Senza ombra di dubbio, si tratta di uno dei mercati con la più consistente quantità di contenuti da poter sfruttare per la comunicazione. Per quanto possa sembrare strano il mio è un lavoro davvero molto strategico e sfidante che ti mette sempre alla prova e non ti da mai la risposta che vorresti sentire, quella che ti tranquillizza.
E’ tutto una continua ricerca di un equilibrio, ci si muove su di un filo di seta e vi assicuro che è una figata pazzesca.
D’altra parte questo è quello che si affronta quando si decide di diventare un Digital Product Manager.
Quanto pensi sia importante il marketing per il successo di un’impresa? E perché?
Dopo la spiegazione del mio lavoro credo che questa risposta risulterà retorica e di parte ma vi assicuro che credo in quello che dico.
Il Marketing, e soprattutto la comunicazione, non sono un passatempo che le aziende possono prendere come un gioco al quale dedicarsi nel tempo libero.
Fare Marketing, e farlo nel giusto modo, è ciò che determina il futuro di un’organizzazione aziendale e che ne decreta il successo o l’insuccesso.
E’ ciò in cui credi, gli obiettivi che vuoi raggiungere, il modo in cui parli, i contenuti che sei in grado di esporre e di raccontare, che fanno di te la differenza e ti identificano nel mondo come persona.
Ecco, non vedo alcuna differenza tra questo e il modo di essere percepiti come azienda da parte dei consumatori.
Web Marketing: cosa cambia con Internet nelle strategie d’impresa?
Tutto. Fino a qualche tempo fa si dibatteva su quanto fosse o meno giusto proseguire sul marketing offline e quanto successo avrebbe avuto quello online. Ora la scelta semplicemente non esiste più. Ora si tratta di avere a disposizione un unico modo di comunicare con i proprio consumatori: il web.
In nessun altro modo infatti si riuscirebbe ad attirare l’attenzione di un pubblico sempre più sommerso, o meglio distratto, da mille stimoli differenti. Solo impegnandosi per emergere da questo flusso infinito di informazioni si può riuscire a fare breccia nel cuore assuefatto del consumatore convincendolo della diversità di cosa gli si sta proponendo.
Il consumatore va convinto, va divertito, va ammaliato e lo si può fare solo li dove è solito essere con le difese più abbassate perché in un momento di svago: il mondo digitale.
4 strumenti del web dai quali non ti separeresti mai
Nel mio tempo libero amo girovagare, scoprire posti nuovi e farmi stupire dalla bellezza del mondo che mi circonda, per questo non farei mai a meno di un buon navigatore digitale, non solo Google Maps ma anche Waze.
Non mi separerei mai e poi mai dai sistemi di messaggistica istantanei che hanno cambiato il modo di comunicare tra persone regalando a tutti noi un elemento che non avremmo mai nemmeno pensato di sognare: l’immediatezza.
Quello di cui non riuscirei mai e poi mai a fare a meno, più di ogni altra cosa, è della possibilità di non avere un limite in termini di materiale documentale a disposizione. Di fatto, non esiste niente che non sia presente sul web, nessun evento, dato, informazione, indicazione, nulla di nulla, e se questo in parte potrebbe spaventare, in realtà è qualcosa di magico e di così potente da essere irrinunciabile.
Chiudo con uno strumento che vorrei sempre avere ma solo a patto che lo si ripensasse completamente: i social.
Forse detto da chi con i social lavora, sembra molto strano ma sono cosciente del fatto che l’uso privato, non lo strumento che se ne fa, è davvero sbagliato e poco funzionale all’umanità che è in noi.
5 .Scrivere per un blog: le principali qualità di un buon blogger
Amo scrivere, penso che non ci sia nulla di più bello del poter esprimere la propria opinione.
Proprio per questo però un blogger deve avere sempre come dovere morale, come prima qualità appunto, quella dell’onestà intellettuale, che significa interessarsi, approfondire, studiare davvero un argomento prima di parlarne. Deve essere inteso come una forma di rispetto verso i propri lettori.
Un blogger poi deve essere curioso all’inverosimile, deve credere di non saperne mai abbastanza e voler conoscere sempre di più, su tutto.
Altra qualità che non dovrebbe mai mancare è la capacità di sintesi che, credetemi, non era importante solo a 12 anni quando dovevamo scrivere temi, è una qualità di pochi che per parlare ad un pubblico distratto e con poco tempo a disposizione non deve mai mancare.
Infine la passione, la qualità che deve muovere tutto, il vero motore, come ogni cosa nella vita, deve essere questa.
Ringraziamo Noemi Campegiani per il suo tempo e per tutte le informazioni che ci ha fornito. Alla prossima con le interviste di Pop Up Comunicazione!